Sri Lanka Rockin’ – Doha, Colombo, Kandy, Ella
Day-1: Doha
Anything to declare?
Dopo una provvidenziale piccola Odissea aeroportuale le porte dell'Hamad si aprono per lasciarci uscire e subito capisci che stiamo sbagliando qualcosa: come mettere la testa in una lavastoviglie in corsa. Destinati chiamiamo un taxi e ci lasciamo trascinare in giro per isole artificiali e centri commerciali come fossimo ragazzine in leggins;
Ma noi andiamo.
Scegliamo di perderci in uno skyline dalle architetture avanguardiste erette su un'urbanistica alla cazzo di cane. Apparentemente un gara tra architetti a chi ce l'ha più lungo; vincitore indiscusso é chi ha costruito la cosiddetta "Condom Tower" che trovate in video.
"Qualcosa da dichiarare?"
"Non andate a Doha!".
Day-2: Colombo
Serendipity.
L' Isola é la terra che più volte ha cambiato nome: oggi "Sri Lanka", "Ceylon" sotto gli inglesi, fu chiamata "Serendib"(incantevole) da un pirata arabo. Questo nome venne corrotto dagli inglesi a forgiare il termine "serendipity".
Serendipitá é l'emozione che si prova quando, dopo aver rincorso un obiettivo, se ne raggiunge uno migliore.
Come cercare la strada di casa in una bidonville nella periferia di Colombo e trovare la tempesta in fuga sull'oceano Indiano.
Day-3:Kandy
Siddartha.
A Kandy si trova il "Tempio del dente", uno dei luoghi più sacri per I buddhisti. La storia insegna che al momento della cremazione dell'Illuminato un monaco prese in custodia un suo canino e lo affidò al re indiano. Questo divenne simbolo di legittimazione del potere e conseguente fonte di conflitto. Nel IV secolo la figlia del sovrano se lo nascose tra i capelli per evitare cadesse in mano di altre dinastie e lo portó sull'isola.
Al Buddha non piaceva l'idea della propria rappresentazione. I miei compagni di viaggio ed io scegliamo di condividere un momento di equilibrio, leggero e ardente in segno di rispetto per questa cultura.
In tutto ciò entriamo al tempio dal retro senza pagare, con le scarpe e Massimo scoreggia come un trombone.
Giuro che non abbiamo fatto apposta.
Day-4: Ella
Black tea.
Per sfuggire al kaos di Kandy scegliamo di prendere la linea ferroviaria che porta ad Ella: il tratto su ferro più bello del mondo.
Un po' per necessità, un po' per vezzo scegliamo di spendere il viaggio aggrappati fuori dal treno come fanno i bambini. Da lì si vede il monsone sparire nella luce del pomeriggio e la flora tropicale lasciare spazio alle conifere; questo fino ai terrazzamenti di piante di the nero del Ceylon in Dimbula. Qui il signor Thomas Lipton scoprí che l'umidità e l'altura creavano il territorio perfetto per la coltivazione di questa pianta e a fine 800' ne importava 30.000 tonnellate a Londra.
Bellissimo.
Meraviglioso...
Però dopo sette ore nel verde hai quasi voglia di una domenica pomeriggio nel parcheggio dell'Ikea.